In questi giorni in Commissione affari costituzionali si sta concludendo il percorso legislativo di approvazione degli emendamenti al ddl 1577 che, tra le altre cose, punta a riformare il sistema delle Camere di Commercio. Il testo in discussione contiene diversi elementi di criticità, a partire dalla conferma di quanto previsto dal dl 90/14 in tema di riduzione del diritto annuale, che non grava sul bilancio dello Stato ma delle imprese, grazie al quale le Camere di Commercio si autofinanziano. La riforma prevede, inoltre, la presenza di una sola Camera di Commercio ogni 80 mila imprese, in questo modo si stima che verrà cancellato il 40% circa delle Camere, compresa quella di Nuoro.
La riduzione della principale fonte di autofinanziamento del sistema sta già mettendo a rischio la sostenibilità di diverse Camere, tra cui quella di Nuoro, e con essa i numerosi servizi forniti alle imprese locali. Ciò comporterà anche un progressivo depauperamento del tessuto socioeconomico del nostro territorio, caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese che si reggono anche attraverso le iniziative di promozione, di sostegno e di servizi che finora la Camera di Commercio di Nuoro è riuscita a garantire, grazie anche alla professionalità e allo spirito di responsabilità dei lavoratori in servizio.
La cancellazione o il forte depotenziamento della Camere di Commercio di Nuoro, avrà ripercussioni negative sul mondo imprenditoriale. Si rischia infatti di far venir meno un punto di riferimento importante per le aziende locali, oggi supportate economicamente e organizzativamente dalla presenza nel territorio della Camera ente che, tra l’altro, contribuisce a far si che le risorse siano reinvestite in loco, a creare sviluppo, e che assicura servizi fondamentali quali la tenuta dei Registri delle Imprese e REA, servizi di intermediazione, mediazione e arbitrato, ect.
Gli Enti Locali e le amministrazioni centrali, limitati dai vincoli di finanza pubblica, riescono sempre meno a reperire risorse da destinare allo sviluppo economico locale. Spesso le Camere sono gli unici enti in grado di promuovere, supportare ed erogare aiuti, e sono anche uno dei rari casi di connubio positivo tra pubblico e privato. Tutto ciò rischia di essere compromesso da una riforma che nell’ottica di tagliare, ridurrà i servizi e metterà in discussione i livelli occupazionali attuali.
Per scongiurare il pericolo che la Camera di Commercio di Nuoro venga cancellata chiediamo, al Presidente, alla Giunta e al Consiglio Camerale, ai rappresentanti delle Associazioni delle imprese, agli Amministratori Locali a tutti le parti sociali di questo territorio di partecipare al presidio unitario che CGIL - CISL e Uil Funzione Pubblica con i lavoratori della Camera di Commercio e i lavoratori della Provincia di Nuoro stanno organizzando per il 9 aprile davanti alla sede della Camera di Commercio dalle ore 10,00 alle ore 11,30 per dire NO ALLA CHIUSURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI NUORO.
Questo territorio ha già pagato a caro prezzo le politiche dei tagli, non ci possiamo permettere di perdere un altro tassello così importante.

