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Oddoene. Gli Attivisti 5 Stelle interrogano il Comune di Dorgali

Il video dell'assemblea pubblica dell'8 gennaio

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Di seguito il comunicato degli Attivisti 5 Stelle Dorgali-Gonone pubblicato su facebook con allegato il video dell'assemblea pubblica presieduta dal Sindaco Angelo Carta l'8 gennaio 2016. L'argomento trattato riguardava i terreni ex Usi Civici di Oddoene, in tale occasione è stata illustrata la bozza di delibera del prossimo Consiglio Comunale (venerdì 5 febbraio) volta a definire i prezzi per la locazione e vendita dei terreni in questione.
 
Cari Cittadini,
pubblichiamo il resoconto video della recente assemblea avente ad oggetto la proposta di una bozza di delibera relativa alla definizione degli Ex-usi civici di Oddoene, che salvo proroghe dovrebbe essere approvata nel prossimo Consiglio Comunale di venerdì 5 febbraio. 
 

 

Ci permettiamo di proporre a tutti i cittadini una riflessione sul tema, un cambio di prospettiva, che ci porti a valutare la “questione Oddoene” non soltanto in termini tecnici di perizie e contro-perizie, quanto in termini politici, ovvero sulla direzione che con questa decisione, l’attuale amministrazione e la popolazione dorgalese intendono dare a parte del proprio futuro. 
A nostro parere nella gestione di questa importante questione dovremmo sempre tenere ben presente lo spirito con il quale i terreni di Oddoene sono stati dati in concessione tanti anni fa, ovvero dare la possibilità ai cittadini meno abbienti di ricavare dalla coltivazione dei terreni la propria sussistenza. Quindi un nobile fine di carattere sociale che ha certamente prodotto risultati positivi. 
Crediamo quindi lecito porsi la seguente domanda: trasferire definitivamente ai privati i terreni comunali, proprietà di tutti, rispetta lo spirito con cui tutto questo ha avuto inizio? 
Grazie a questa operazione il Comune potrà finalmente definire dal punto di vista giuridico situazioni che con gli usi civici non si potevano affrontare, ma oltre a questo si andrà ad incassare una cospicua somma di denaro. Che destinazione si intende dare a questi fondi?
Auspichiamo che l’amministrazione si ponga obiettivi lungimiranti, e voglia utilizzare i soldi che ne deriveranno, a decine di anni di distanza, per aiutare ancora una volta i più deboli, i “nuovi poveri” di questa strana società. 
Ma l’utilizzo dei soldi è solo uno degli aspetti su cui vorremmo che l’amministrazione e i cittadini dedicassero un po’ di attenzione. Ci piacerebbe che sia attribuita priorità alla corretta conservazione dell’ambiente. In tal caso, ci chiediamo: come intende l’amministrazione tutelare la vallata di Oddoene? Ci saranno vincoli? E se sì, non sarebbe più trasparente anche per i potenziali acquirenti conoscerli in anticipo? 
E i terreni sui quali già insistono degli abusi rispetto alle attuali normative? E’ giusto trasferirli? E ai prezzi prospettati?
Per concludere: non sarebbe più giusto incentivare chi il terreno lo sta effettivamente coltivando, e viceversa disincentivare chi lo ha lasciato in stato di abbandono? Sarebbe coerente concedere in locazione un terreno ad un ex-concessionario che non lo sta coltivando?

A parere di chi scrive tali questioni sono rimaste troppo a margine del dibattito, dando per scontato che la scelta migliore per la comunità dorgalese fosse quella di trasferire i terreni agli ex-concessionari. 

Oggi a Dorgali tanti giovani (che non intendono inserirsi in questo dibattito rovente) nel sentire le valutazioni proposte, considerano dei privilegiati i futuri acquirenti/locatari in quanto il “libero mercato” ha dei prezzi ben lontani da quelle cifre. 

In un’epoca critica come quella attuale, che insieme alle tante difficoltà sta (per fortuna) riportando l’uomo alla lavorazione della terra, cogliamo l’occasione per sollecitare il Comune affinché prenda in considerazione di concedere, nelle forme che più ritiene opportune, altri terreni di proprietà pubblica da destinare (in chiave moderna) agli stessi scopi che si sono perseguiti in passato. Già oggi si sperimentano positivamente in tutto il mondo, interessanti esperienze di “Orti Sociali” o “Orti Urbani”. Perché non prendiamo spunto?

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