Riceviamo dal Consigliere Comunale Giovanni Patteri il suo intervento all'ultimo Consiglio Comunale del 5 febbraio 2016 durante il quale i consiglieri di maggioranza e minoranza hanno votato all'unanimità il primo punto all'ordine del giorno "conferma cessione in proprietà o in affitto terreni sclassificati dall'uso civico in località Oddoene".
Oggi, 5 febbraio 2016, finalmente arriva in Consiglio la decisione sul valore dei terreni di Oddoene, dopo tutta una serie di errori e superficialità sulla procedura seguita esclusivamente dalla Giunta ed in modo particolare dal Sindaco Carta.
Probabilmente, se all’assemblea pubblica organizzata dal comitato spontaneo nel luglio 2011 ne fossero seguite altre organizzate proprio dal Sindaco prima di assumere importanti decisioni per la ns comunità e non tardivamente a decisioni avvenute, se fosse stata istituita quell’apposita commissione di esperti che avesse supportato il Comune attraverso la redazione di un atto di indirizzo, come dichiarato solennemente dallo stesso sindaco Carta nel Consiglio Comunale del 9 agosto 2011, avremmo certamente evitato tante tensioni sociali e tanti problemi ai nostri concittadini.
E così, solo dopo una imponente mobilitazione popolare di giustizia e solo dopo il fondamentale coinvolgimento della popolazione con la raccolta di firme, su mia proposta nell’assemblea del 20 luglio 2015 abbiamo finalmente istituito la Commissione che è riuscita, dopo non pochi problemi a concludere il lavoro che oggi andiamo a deliberare.
L’ultima assemblea, convocata dal nostro sindaco pro tempore lo scorso 18 gennaio, senza naturalmente concordare preventivamente la disponibilità di tutti i commissari, ha visto la mia assenza e quella di Gianfranco Muggianu per motivi di lavoro.
Questa assenza certamente conosciuta dall’organizzatore, ha permesso al nostro ineffabile sindaco pro tempore, con la sobrietà e lo stile che lo contraddistinguono, di lanciare pesanti accuse e congetture verso gli assenti, solo per cercare di mascherare maldestramente tutti gli errori commessi nel gestire questa vicenda ma soprattutto per mascherare il “furto di massa” che la deliberazione adottata dal Consiglio Comunale del 14 maggio 2015 (link) prevedeva con la determinazione del valore dei terreni di Oddoene di € 7950 ad ettaro.
Non dobbiamo dimenticare le affermazioni infelici e irrispettose del sindaco Carta nel Consiglio Comunale del 14 maggio 2015 che testualmente riporto: “vista la delicatezza, l’argomento della vendita dei terreni di Oddoene non può prestarsi ad essere trattato in una discussione in un’assemblea pubblica”
La suddetta Delibera, che oggi finalmente rettifichiamo, nella supposta estrema urgenza è stata resa dall’attuale maggioranza immediatamente esecutiva.
Il valore di € 7950,00 non è stata rettificato nemmeno successivamente, nonostante l’Agenzia delle Entrate sin dal 24 giugno 2015 (link), avesse riconosciuto e comunicato al Sindaco un errore materiale nella determinazione del valore, scendendo a € 7800,00 ad ettaro.
Signor Sindaco è questa è la sua trasparenza amministrativa? È questo il suo rispetto per i Dorgalesi?
Solo a seguito di due assemblee pubbliche, la prima convocata dal Sindaco a decisioni già prese e solo a seguito di articoli di stampa (smentendo così le sue stesse affermazioni in Consiglio sulla delicatezza dell’argomento), la seconda autoconvocata dai cittadini, sono state messe in luce la superficialità, l’approssimazione e l’incapacità di valutazione critica della perizia che ha determinato il valore di € 7950,00 ad ettaro.
Altro che "cartella delle cazzate", come ha dichiarato il nostro Sindaco pro tempore.
Solo grazie alla mobilitazione dei Dorgalesi, alle firme raccolte, abbiamo assistito al rinsavimento del Sindaco, il quale grazie ad un anonimo benefattore ha trovato la via d’uscita dal tunnel in cui si era infilato.
Grazie al lavoro della Commissione, sono state constatate le inesattezze della perizia iniziale della Agenzia delle Entrate.
Non solo, sempre grazie alla mobilitazione popolare ed al lavoro della Commissione consapevole degli errori iniziali, l’Agenzia delle entrate nella nota del 16 settembre 2015, trasmessa al Comune (link), affermava che “il valore medio unitario deve essere riferito OVVIAMENTE al solo suolo fondiario produttivo”, tornando pertanto di fatto ai valori espressi a grandi linee nell’Assemblea autoconvocata dai cittadini tenutasi nel salone parrocchiale.
Vogliamo credere che senza la protesta dei cittadini questa maggioranza ed il suo sindaco avrebbe cambiato la decisione assunta di 7950,00 ad ettaro?
Ovviamente no e lo dimostrano del resto le affermazioni fatte nel Consiglio Comunale.
Pertanto, non dobbiamo mai dimenticare che l’orgoglio e la capacità di mobilitazione popolare, come avvenuto lo scorso giugno 2015, hanno di fatto attivato un rinsavimento di tante posizioni precedentemente assunte dal sindaco e da tanti altri consiglieri ed assessori che sostenevano che il valore stabilito dall’Agenzia delle Entrate, esattamente € 7950,00 ad ettaro, non poteva essere cambiato.
La comunità dorgalese ha bisogno di risposte pacate e responsabili, ha bisogno di trasparenza e verità, unici criteri che servono a mantenere il rispetto democratico tra il Comune ed i cittadini.