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Oddoene. La parola a Gianfranco Muggianu, membro della Commissione che ha lavorato in questi ultimi mesi

Una serena lettura della sequenza temporale dei fatti per una corretta informazione

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In attesa di vedere pubblicata nel sito comunale la delibera riguardante la "cessione in proprietà o in affitto terreni sclassificati dall'uso civico in località Oddoene" approvata all'unanimità durante l'ultimo Consiglio Comunale del 5 febbraio (vedi video ufficiale), la redazione riceve e pubblica una lettera firmata da Gianfranco Muggianu, uno dei tre dorgalesi incaricati di far parte della commissione che in questi ultimi mesi ha discusso insieme all'Amministrazione del problema Oddoene. 

 

 

Dopo aver ascoltato pazientemente accuse di fomentare disordini sul tema, con relativa e minacciosa affermazione di eterna memoria dello sgarbo subito, in un penoso quanto consueto stile che la comunità Dorgalese ha imparato a conoscere, giova ripetere che si tratta di semplice dialettica politica. Se per qualcuno non lo è significa che ha sbagliato mestiere, come dimostra il filmato della seduta del Consiglio Comunale in cui si è deliberato su Oddoene. Un filmato certamente voluto e pagato in omaggio alla Trasparenza, denso di  insulti e accuse di calunnie, bugie e quant'altro sul tema Oddoene, con tutti gli ingredienti retorici del caso. Peccato che questa sia una trasparenza solo enunciata, esibita a seconda dei casi. Una trasparenza che non appare trovare riscontro con gli obblighi in materia, come ciascun cittadino ha potuto e può ben verificare visitando il sito del Comune, nell'area dedicata.  

E' importante fornire ai cittadini di Dorgali l'informazione supportata dalla sequenza temporale degli eventi, degli atti formali e non, rimarcando una volta di più che chi si è occupato della vicenda è entrato nel merito della questione specifica: la valutazione, non intervenendo di proposito sull’opportunità o meno di vendere. Non si sono confuse le prerogative del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione in materia di programmazione e indirizzo.

Il cluster di Oddoene, continua a meritare l’attenzione di compendio produttivo di eccellenza quale è, di cui tutti i dorgalesi sono fieri per la qualità ambientale che il lavoro ed i miglioramenti hanno generato sulla campagna incolta. Non risultano però, benchè siano auspicabili, provvedimenti di regolamentazione di dettaglio, delle piantumazioni, delle tipologie di lavorazione, delle dimensioni dei movimenti di terra, per esempio. La verità è che nella vicenda Oddoene non c’è stato alcun approccio strategico, politico. Si è trattato di un mero adempimento, la vendita di un ramo del patrimonio, in cui il venditore non conosce ciò che vende, vende ma non ne conosce i confini, le caratteristiche, le superfici e sopratutto la ubicazione, una frettolosa vendita all'ingrosso insomma.

Oggi, con la Delibera del Febbraio 2016, frutto del compromesso trovato e votato in Commissione all'unanimità, si sente affermare di essere tornati al punto di partenza, cioè alla delibera del Consiglio Comunale n°11/2015. Questa è una bugia!Infatti, se l’affermazione fosse stata vera, allora bene avrebbe fatto il Comune a lasciare vigente la propria delibera n°11, di vendita a 7950 €/Ha. Non lo ha fatto.La verità è che le differenze fra la delibera del consiglio comunale n°11 e l’ultima delibera prodotta collegialmente dalla commissione, pur essendo la risultante del necessario compromesso fra le diverse istanze, sono enormi. In quest’ultima sono riconosciuti come validi ed accettati numericamente, dei valori di vendita dimezzati rispetto alla delibera esistente, c’è inoltre la possibilità di stipulare contratti d’affitto, con valori certi senza alcun inconveniente in materia fiscale. L'affitto che l'Agenzia delle Entrate stimava in 285 €/Ha, equivalente all'affitto di un frutteto.

Fatte queste premesse, ritengo che sia il caso di consentire a tutti una serena lettura della sequenza temporale dei fatti. Ci si limita a richiamare, solo per una certa creatività amministrativa, la originale vicenda dell’anonimo benefattore, peraltro mossa esclusivamente dalla pressante richiesta popolare di chiarezza e trasparenza, non certo da motivi filantropici. La stima donata ha ricevuto dignità di atto formale grazie alla accettazione del ragionamento, da parte della commissione, che ha dimostrato il senso di responsabilità nel chiudere una penosa vicenda amministrativa i cui vuoti temporali e il mancato preventivo coinvolgimento della popolazione parlano da soli. 

Al termine dei lavori della Commissione, l'amm.ne ha convocato una assemblea popolare per presentare i risultati della stessa sul tema Oddoene: è comprensibile, è iniziata la Campagna Elettorale! Non sarebbe comprensibile pretendere di dare solo la propria versione dei fatti. E’ questa la ragione per cui ritengo di dovere l’informazione che segue:

  • in data 23.05.2013, il Decreto Ass.re Reg. Agricoltura n 705/dec A35 ha determinato la sclassificazione dei terreni gravati da uso civico in località Oddoene per complessivi 941 Ha; in data 24.02.2014, prot 381/14, l'Agenzia delle Entrate, con propria perizia di stima commissionata dal Comune di Dorgali ha determinato il valore del suolo ed il canone di affitto per i terreni di Oddoene in €/Ha 7950,00 e €/Ha 285,00 rispettivamente (Vedi documento).
  • In data 31.07.2014 con Delibera n°31, il Consiglio Comunale di Dorgali ha approvato il Piano di Alienazione dei terreni di Oddoene, assumendo quale valore unitario quello fornito dall'Agenzia delle Entrate e cioè: €/Ha 7950,00. In conseguenza di ciò il Comune aveva previsto precisi ricavi come riferisce un consigliere comunale e riportato in delibera (Vedi documento).
  • In data 14.05.2015 con Delibera n°11, il Consiglio Comunale di Dorgali delibera di vendere i terreni di Oddoene al prezzo di €/Ha 7950,00. Sono trascorsi circa due anni dalla data di sclassificazione (Vedi documento).
  • in data 16.06.2015 in conseguenza del mancato coinvolgimento popolare viene proposta la raccolta firme per chiedere la revoca delle delibera di vendita, dopo la dimostrazione di un errore nella perizia dell'Agenzia delle Entrate. Errore di cui l’Agenzia si rende conto ed infatti:
  • il giorno 24.06.2015 prot 10365 il Comune riceve la comunicazione dell'Agenzia delle Entrate con l'oggetto: Rettifica errore materiale. L'Agenzia agisce di propria iniziativa nell'ambito di controlli interni di qualità. La firma è stavolta del dirigente dell'ufficio di Cagliari e non dell'ufficio che ha redatto la stima. E' utile ricordare che la stima originaria, prot 381/14, dell'Agenzia delle Entrate era composta di due metodi di stima e che, dei due risultati distinti, veniva preso il valore medio. Il primo metodo derivante da Tabelle Inea, il cui risultato fu di 7800,00 €/Ha ed il secondo metodo da Capitalizzazione dei redditi, poi rivelatosi errato, con risultato 8090,00 €/Ha. Il valore medio fra i due che venne utilizzato, accettato e ritenuto valido dal Comune di Dorgali, per il quale la perizia era regolare, fu di 7950,00 €/Ha. Va ripetuto che i calcoli conseguenti alla correzione dell'errore portano ad un risultato ben inferiore e che l'Agenzia delle Entrate non effettua come afferma, una mera rettifica dei coefficienti sbagliati nel secondo metodo di stima impiegato ma lo cancella integralmente evitando cosi di dover applicare la media fra i due valori. In detta comunicazione di rettifica l'Agenzia impone il valore di 7800,00 €/Ha, il quale è risultato del solo metodo di stima tabellare. (Vedi documento)
  • Il giorno 20 Luglio 2015 viene cosi convocata dall'Amm.ne presso il Centro Culturale, un tardiva assemblea popolare, che avrebbe dovuto certamente precedere l'atto deliberativo, come peraltro richiesto da alcuni consiglieri e dove, per la prima volta nella storia del Comune di Dorgali compare la figura dell'anonimo benefattore. In questa sede viene presentata la proposta di rettifica della stima del perito Sanna (Vedi documento), che a margine del suo intervento dichiara che l'Agenzia delle Entrate è a conoscenza dell'errore, precisa inoltre come tale informazione sia presente nel sito web della stessa Agenzia, di cui nessuno aveva tuttavia trovato traccia. La verità risiede nella lettera prot. 10365 (Vedi documento), ricevuta dal Comune e di cui l'amministrazione non dà nessuna comunicazione pubblica di averla ricevuta ma, con la creativa figura dell'anonimo benefattore, cerca un rimedio all'approssimazione delle fasi precedenti. Nasce in questa assemblea la proposta, da tutti accolta, di insediare la commissione consiliare.
  • Il giorno 10 Agosto 2015,  si insedia la Commissione Oddoene e nella stessa riunione viene protocollata la proposta di fissare un canone di affitto, in 63 €/Ha con eventuale adeguamento successivo, ciò allo scopo di garantire nell'immediato un titolo giuridico.Nella stessa riunione è stato messo in evidenza che il PUC adottato da Comune di Dorgali riporta una cartografia, Tav. A.22, con la delimitazione delle terre già ad uso civico di cui sarebbe opportuno verificare la coerenza con i documenti allegati alla sclassificazione di cui al Decreto dell'Ass.re Agricoltura (Vedi documento).
  • Il giorno 11 Settembre 2015 prot. 14777, il sindaco invia all'Agenzia delle Entrate la richiesta di parere motivato in merito alla proposta di revisione della stima, cosi come chiesto in Commissione.
  • Il giorno 17 Settembre 2015 prot 15000, il Comune riceve la risposta dell'Agenzia delle Entrate che conferma il valore medio di 7800 €/Ha, ma chiarisce e sottolinea nel contempo che detto valore lo riferisce al   solo terreno fondiario produttivo, aprendo di fatto ad una riduzione del valore medio, esteso a tutto il compendio agricolo della vallata di Oddoene, da applicare ai singoli casi. (Vedi documento)

In questa data, a Commissione già insediata e su richiesta della stessa, appare la formula, trovata dall'Agenzia delle Entrate, che permette di ridurre significativamente, in relazione alle tare presenti nel compendio,  il valore di stima e riportandolo di fatto a quello che avrebbe fornito la stessa propria stima originaria, con le correzioni dovute. Rifacendo i calcoli dell’Agenzia con l’identica procedura, con la semplice correzione dell’errore presente senza altre considerazioni, sottraendo alea e tare come reso possibile dalla stessa risposta suddetta, il risultato avrebbe portato a 2640 €/Ha (Vedi documento).

Qualunque sia il racconto degli eventi, dai fatti emerge che: nell'ultima riunione utile la commissione ha deciso collegialmente di trovare un compromesso nei valori ed è infatti nella bozza di Delibera per il Consiglio Comunale (Vedi Documento), prodotta dalla stessa Commissione, che sono comparsi per la prima volta sia i valori ridotti per effetto delle tare, che si avvicinano quantomeno a quelli conseguenti alle correzioni sollecitate, sia i canoni di affitto.

I valori sono dunque ricondotti a: 

  • Fogli 79-80 valore 2850 €Ha, affitto annuo 90 €/Ha;
  • Fogli 81-82-83-85 valore 4340 €/Ha, affitto annuo 120 €/Ha;
  • Fogli 92 e 93 valore 2400 €/Ha, affitto annuo 76 €/Ha.  

Dire che in questa vicenda i futuri potenziali titolari/acquirenti dei fondi possano sentirsi al sicuro da accertamenti sulla base del più alto valore che si dovesse pagare è pura disinformazione. Pagare 1, 10 o 100 non sposta minimamente le complesse problematiche.

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