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Contas: “non abbiamo riscontrato nessun tarocco ma attenti alleetichette”

L'agnello Igp di Sardegna è l'unico sicuro e garantito sardo

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Il Consorzio per la tutela della Igp agnello di Sardegna sta mettendo in campo tutte le forze perpromuovere e vigilare (ruolo che gli compete per statuto) l'agnello marchiato sardo in vista delledelle festività natalizie che rappresentano il momento di maggior consumo.

“I nostri agenti vigilatori sono in giro su tutto il territorio nazionale – spiega il presidente delConsorzio Battista Cualbu – a tutela del produttore e del consumatore. Fino ad oggi non è statoriscontrato nessun tarocco o tentativo di spacciare per sardo un agnello che non sia marchiato Igp.Grazie alla denominazione protetta, infatti, tutte le imitazioni o evocazioni dell’area geografica diriferimento sono vietate. Per essere chiari – specifica Battista Cualbu -: la dicitura agnello sardonon può essere utilizzato da nessuno in quanto costituisce imitazione o evocazione  delladenominazione della Igp agnello di Sardegna e dunque commette un reato”.

“Dal primo aprile di quest'anno – argomenta ancora il presidente Battista Cualbu – non è piùanonima la provenienza della carne fresca di maiale, di agnello e capretto grazie all’entrata invigore anche in Italia del nuovo Regolamento che impone l’indicazione del paese di origine o delluogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina,caprina e di volatili. Per questo ci appelliamo anche ai consumatori che sono nostri alleati: leggetebene le etichette. In tutti ci deve essere l'origine e solo nel nostro agnello Igp c'è scritto Sardegna.Poi ognuno è libero di comprare ciò che ritiene più opportuno. Negli scaffali delle macellerie ènormale trovare anche agnelli provenienti da altri Paesi. Siamo in un mercato libero e non mi risultaci sia l'autarchia nella nostra isola. Noi vi possiamo garantire che quello marchiato Igp di Sardegnaè un prodotto sicuro, saporito e genuino, nato, allevato e macellato in Sardegna e che si è nutritocon il latte della madre allevata allo stato brado o semibrado. Un prodotto che secondo i pediatri edil mondo della scienza è indispensabile per la crescita e lo sviluppo dei bambini e comunque pertutti”.

Oltre alla vigilanza e alla tutela l'altro compito del Consorzio è quella di promuovere l'agnello Igpdi Sardegna. “Lo stiamo facendo in modo massiccio – annuncia la direttrice –. Lo scopo è direnderlo visibile e presente in tutti i negozi: nei mercati civici, nelle botteghe e nella grandedistribuzione. Vogliamo che i consumatori lo trovino e lo riconoscano con facilità. Grazie ad unprotocollo di intesa sottoscritto insieme a noi dal Ministero delle Politiche Agricole, la Grandedistribuzione – dice – in questi giorni stanno arrivando nei grandi supermercati dei totem cheraccontano con degli slogan le principali virtù dell'agnello Igp di Sardegna. Inoltre sono in attoanche altre campagne pubblicitarie. Stiamo puntando sia nei territori dove il mercato dell'agnello è già affermato e forte, come quello della Sardegna e del Lazio, sia in quei territori dove è menoconosciuto come nel nord Italia. Abbiamo inoltre anche un sito web nuovo e aggiornato”.

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